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This is where I leave you

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Il cinema americano ha da sempre  la mania di raccontare grandi storie che trattano di rimpatriate familiari/di amici, lo fanno praticamente da sempre. Prendono un gruppo di personaggi alle prese con le loro differenti vite, fallimenti, successi, frustrazioni, li rinchiudono in una casa per qualche giorno e producono queste grandi storie corali fatte di litigi, incomprensioni, riappacificate, amori. Ogni tanto la “storiella” funziona e anche alla grande, altre volte dalla scarsa qualità del prodotto, dalle ruffianerie, dai clichè dalle scarse sceneggiature ti vien voglia semplicemente di lanciare una scarpa allo schermo/tv. This is where I leave you  si inserisce di prepotenza in questo filone e anche se non è di certo uno di quei film indimenticabili appartenenti alla prima categoria può contare comunque su una qualità di prodotto superiore alla media.

Lo spunto e la storia non possono che essere dei più classici: quando il padre muore, quattro fratelli più o meno in crisi con le loro vite, si ritrovano a forza con le loro bizzarre e rispettive famiglie, a vivere una settimana sotto il vecchio tetto delle mura domestiche insieme ad una madre a dir poco espansiva e autoritaria allo stesso tempo. Tra incomprensioni e litigi la convivenza non sarà affatto facile.

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La famiglia al completo

Insomma, sembrerebbe la classica trama vista e rivista che percorre binari ampiamente sfruttati fino allo sfinimento dal cinema. Dov’è la novità allora? Per come viene raccontata la storia, per l’umanità e allo stesso tempo la malinconia che riesce a trasmette, per il modo in cui vengono affrontati i legami tra i personaggi, tutti più o meno disillusi ma allo stesso tempo decisi come non mai a dare sterzate definitive alle loro vite, per la perfetta alternanza tra situazioni comiche ed ironiche ad altre più serie.

Ma soprattutto gran parte del merito è del cast corale, perfettamente assortito dove tra tutti spicca la maschera ironica e amara di Jason Bateman finalmente libero dai soliti ruoli comici a cui ci aveva abituato ultimamente, una performance paragonabile per intensità a quella di Juno. Accanto a lui brilla tutto il resto del cast, da Jane Fonda a Tina Fey, alla bravura e istrionismo di Adam Driver di cui già avevamo parlato in altre occasioni.

This is where I leave you è un dramedy senza troppe pretese, ma che funziona alla perfezione: dalla regia, alla storia alle interpretazioni. Una ventata d’aria fresca per il genere.

Da noi non è stato mai distribuito al cinema ma in rete si trova facilmente, ne vale la pena.

VOTI FINALI
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Chief editor e Co-fondatore

Cresciuto a massicce dosi di cinema, fin da giovane età veniva costretto dal padre a maratone e maratone di Spaghetti-Western. Leggenda narra che la prima frase di senso compiuto che uscì dalla sua bocca fu: “Ehi, Biondo, lo sai di chi sei figlio tu? Sei figlio di una grandissima……” Con il passare del tempo si è evoluto a quello che è oggi: un cinefilo onnivoro appassionato di cinema in ogni sua forma che sia d’intrattenimento, d’autore o l’indie più estremo. Conteso da “Empire”, “The Hollywood Reporter”, “Rolling Stone”, ha scelto Jamovie perché, semplicemente, il migliore tra tutti.