Rey cerca di convincere Luke Skywalker a unirsi alla Ribellione con Leia, Finn e Poe scoprendo misteri sulla Forza e sul suo passato.
Altro episodio, altra regia! Al timone della celebre e amatissima saga spaziale sale, sia alla regia che alla sceneggiatura, Rian Johnson e lo fa con assoluta decisione e rischiando tanto.
“Star Wars: Gli Ultimi Jedi” è un film pazzesco che ha tantissima carne sul fuoco gestita benissimo.

Troviamo vecchie conoscenze e convincono quelle nuove, ci sono colpi di scena ben assestati e non così tanto prevedibili con un grande approfondimento dei personaggi, su tutti Rey e Kylo Ren. Da non sottovalutare le tematiche della ribellione e rivoluzione affrontate in maniera emozionante. Non tutto funziona al 100%, ma non si storce mai il naso.
Le gag comiche sono ben calibrate e le storyline funzionano complessivamente, chi più (Rey, Kylo, Luke) e chi meno (Finn e Rose). “Star Wars: Gli Ultimi Jedi” sembra uscire da una costola della trilogia originale, ma Johnson osa andando per la sua strada e, visti i risultati, fa benissimo così.
Grandiosa la sua regia che convince completamente già nella scena iniziale, decisamente a proprio agio sia nelle scene più drammatiche che in quelle di azione (combattimenti meravigliosi) senza dimenticarsi di mettere un pizzico della sua provenienza più indie e di nicchia con bellissime inquadrature autoriali. Incredibile come il regista, alla sua prima esperienza in un film così importante, abbia fatto un tale risultato molto più convincente di tanti altri suoi colleghi specializzati nel genere. Quanta epicità!
Degno di nota il contrasto dei colori: il rosso pesto che si fonde col nero nelle scene di Snoke e Kylo (magnifiche le pareti rosse), colori sabbia per Rey e Luke, il bianco con il rosso per lo scontro finale.

Cast utilizzato nel migliore dei modi: grandioso Adam Driver (con un solo sguardo ti fa capire tutto), convincente e perfetta per il ruolo Daisy Ridley, sempre ottimo e magnetico Oscar Isaac, bravo John Boyega. Promosse a mani alte le new entry Laura Dern (non esiste ruolo che lei non possa fare) e Kelly Marie Tran in un personaggio per nulla stereotipato. Si continua a spingere sul girl power e funziona. Meravigliosi e iconici l’intenso Mark Hamill e Carrie Fisher nel suo splendido canto del cigno. Emoziona vederla dividere lo schermo con sua figlia Billie Lourd.
Bellissima la scenografia, imponente la colonna sonora di John Williams, fantastici i costumi di Michael Kaplan.

“Star Wars: Gli Ultimi Jedi” è un film così grande e bello che sta saldamente in piedi anche con i suoi piccoli difettucci. Tanta sana epicità e tante belle emozioni contrastanti come il Bene e il Male, come Rey e Kylo.
Straziante e doverosa la dedica finale a Carrie Fisher.