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Il ritorno del gotico italiano: “Danse macabre” di Ildo Brizi

Margherita, una tranquilla trentenne, subisce il lutto della morte della nonna, alla quale era affezionatissima. La bisnonna di Margherita, nonchè mamma dell’anziana donna deceduta, era morta misteriosamente sul set di un film horror girato da un eccentrico regista. Sconvolta dalla morte della nonna, Margherita cerca di indagare sulla strana fine della bisnonna…

“Danse macabre” è un thriller-horror a basso budget del 2017 girato da Ildo Brizi e sceneggiato dal regista stesso e da Davide Riccardi. L’incipit del film è folgorante: una giovane donna, nel bel mezzo del nulla, inscena un balletto sexy davanti ai fari puntati contro di lei di un’auto di grossa cilindrata. Poco dopo un losco figuro esce dall’auto e l’accoltella a morte. Una sequenza girata magistralmente, che merita di entrare tra le scene omicide meglio riuscite del giallo italiano. A dir la verità tutta la prima mezzora è esaltante. Incubi e allucinazioni a ripetizione subiti dalla protagonista (una perfetta Guia Zapponi, “anima attoriale” della pellicola) che ricordano i fasti del defunto genere gotico tricolore di “margheritiana memoria”, ma anche i fasti del giallo all’italiana.

Tutto ciò non solo grazie alla felicemente spericolata e visionaria regia di Brizi, ma anche per l’ottima scelta delle locations. Locations e scenografie gotiche fino al midollo, belle da mozzare il fiato. Dopo la prima mezzora purtroppo il film si “incarta” pesantemente a causa di una sceneggiatura mediocre, confusa, non all’altezza della maestria del regista (del quale, sono sicuro, sentiremo parlare ancora).

Complice in negativo anche una fotografia che, nella seconda parte di “Danse macabre”, non è certo impeccabile. Il film sembra quasi diviso a metà. Sembra quasi sia mancato il budget per finirlo come si deve. Il colpo di scena che chiude la complicata storia di Margherita non è il massimo, anche se tipico di tanti gialli italiani. Gioie e dolori per “Danse macabre”. Sicuramente non un’opera che si dimentica, ma troppo segnata da difetti che in parte, ci scommettiamo, sono stati causati da un budget non adeguato all’intrigante progetto di Brizi.

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Redattore

Cinefilo incallito fin dalla tenera eta', collezionista di film e organizzatore di eventi di cinema e musica. ha organizzato 4 edizioni della "splatter holocaust night", festival di musica metal e corti horror; decine di concerti rock, punk e metal. Appassionato soprattutto di horror estremo, ma anche di film d'autore europei e della buona fantascienza; ha un debole per gli spaghetti western.