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Le donne del 6° piano (2011)

donne

Quando la passione “caliente” della Spagna che cerca un’alternativa e una fuga dal franchismo incontra la piatta e monotona borghesia francese. Potrebbe riassumersi così il succo di “Le donne del 6° piano”, una divertente commedia francese diretta da Philippe Le Guay.

Protagonista di questa storia è Jean-Louis Joubert, un borghese francese che vive a Parigi con sua moglie Suzanne ed i suoi due figli Olivier e Bertrand che fanno capolino a casa di tanto in tanto dal collegio dove studiano. A concludere il nucleo familiare è la governante  bretone Germaine che decide però di andarsene, causa l’ennesima litigata con Susanne.
Seguendo quindi una delle mode dell’epoca, la famiglia decide di assumere la giovane ragazza spagnola María, che risiede nella soffitta dello stesso palazzo di Jean-Louis, insieme ad altre sue connazionali.

Nonostante le fatiche ed i sacrifici che le donne (tutte spagnole) sono costrette a fare ogni giorno, lontane dalle proprie famiglie, dalla Spagna franchista, e vivendo in uno spazio angusto e molto limitato, la loro voglia di vivere e di fare finirà per contagiare Jean-Louis stesso, che imparerà a conoscere il loro mondo ed i loro sogni, e ripenserà a quello che lui stesso vuole dalla sua vita.

02 Le donne del sesto piano

Non ha certo grandi pretese il film di Le Guay e non pretende di averle, però la commedia del regista francese risulta comunque convincente nella sua semplicità per la freschezza e la vitalità che ci regalano il gruppo di domestiche capeggiate da una sensuale Natalia Verbeke (Marìa) e dall’almodovariana Carmen Maura (Concepciòn) e per la buona prova del sempre affidabile Fabrice Luchini nei panni del signor Joubert.

Ed altra cosa ben riuscita del film è stata quella di inserire all’interno di questa commedia anche il fenomeno storico che vide durante gli anni 60’ (siamo in piena dittatura Franchista in Spagna) un considerevole flusso migratorio di donne che dal paese iberico migrava in Francia, diventando domestica nelle famiglie dell’allora borghesia transalpina per cercare di sfuggire agli orrori del regime dittatoriale spagnolo ed assicurare con i propri sacrifici e guadagni un futuro migliore ai propri figli ed alle proprie famiglie.

Un’opera divertente e leggera che però ci mostra a pieno quello che fu un grande dramma sociale degli anni 60’ . Il tutto mescolato in maniera davvero impeccabile.

MISSIONE COMPIUTA

Il film è stato presentato in anteprima fuori concorso al Festival di Berlino del 2011.