Di come la serie Ash vs Evil Dead ci avesse convinto con riserva ve ne avevamo già parlato; in estrema sintesi, rispetto ai capitoli La Casa 1 e 2, Ash ce lo ricordavamo meno scemo (anche se con L’Armata delle tenebre, qualche primo sintomo si era palesato).
Come troviamo quindi questa seconda stagione di Ash vs Evil Dead? Groovy, ovviamente!
Battute a parte, in questa nuova stagione resta il gore estremo l’attrazione principale, ben sposato con le battute demenziali di Ash e di Kelly; la ragazza dimostra più volte di essere la vera badass del trio, sebbene la trama dia un ruolo fondamentale a Pablo.
I tre non si godranno neanche 10 minuti del (falso) happy ending della stagione 1, ritrovandosi presto a dover fare i conti per l’ennesima volta con le bestie partorite dal Necronomicon e da Lucy Lawless (interpretata da Xena).

Questa volta bisogna davvero riconoscere lo sforzo degli sceneggiatori per uscire dalla formula ‘more of the same’: conosceremo e ri-vedremo membri della famiglia di Ash, la sua cittadina e una struttura multi-villain rimescolerà le carte, rendendo questo viaggio truculento come ci si aspetta, ma mai noioso.
E il punto più alto, non a caso, lo si raggiunge con un classico ma benvenuto cambio di prospettiva: senza spoilerare, l’episodio 7 permette a Bruce Campbell una piacevolissima variazione sul tema. Non parliamo di nulla a cui lo spettatore medio possa credere per più di 30 secondi, ma è comunque una ventata d’aria fresca che da sola alza il livello della stagione.
Per non parlare del colpo di scena…ma buona visione!