In vista dell’imminente uscita del reeboot al cinema, Si urge un bel ripassone della trilogia…
Non abbiate paura di quel ‘2’: in una manciata di minuti, una voce fuori campo mi rimetterà al pari con mood post-apocalittico e genesi dell’eroe, ormai guerriero solitario in cerca continua di benzina per sfamare il V8 della sua amata Interceptor. Ma è forse più corretto parlare di genesi anche per il mondo post-apocalittico, non più un incrocio di strade violente, ma terra di balordi il cui unico dio è il carburante, bene introvabile come la polvere da sparo (i proiettili sono praticamente delle reliquie, ecco spiegato come vada molto di moda infilzare la gente con le frecce).

La trama? Davvero poco importante: Il guerriero della strada è un cult perchè è azione, adrenalina che resta imperturbata negli anni; è western, è epica, e non è invecchiato di un minuto; se lo avete visto, non potete non essere agitati al pensiero di cosa si puo’ combinare con 30 anni di tecnologia in più e la stessa visione chiara ma allo stesso tempo nervosa, folle di Miller.

In ogni caso, abbiamo il nostro eroe, dissilluso e taciturno guerriero nel deserto, in mezzo a due fazioni: i difensori della raffineria, i tutti pazzi che la vogliono conquistare. Serve sapere altro? Ok, c’è una miriade di personaggi che sembrano usciti da qualche cartone animato, ma attenzione: sono i cartoni animati, ad essere usciti da Road Warrior!
Imperdibile.