MICHAEL SEGAL (NELLA PARTE DI JEFF)
1 – Come sei entrato a far parte del cortometraggio?
Davide Melini è un regista piuttosto conosciuto in Italia, anche perchè si è trasferito in Spagna ed ha continuato a lavorare nel mondo del cinema indipendente, quindi il mio interesse nel lavorare con lui era concreto. Gli scrissi diverso tempo fa, mettendomi a sua disposizione per eventuali progetti futuri e ho avuto l’occasione di essere ascoltato e letto e di partecipare ad un casting per il progetto di LION, insieme ad attori di tutta Europa.
2 – Nel cortometraggio interpreti “Jeff”. Che cosa ci puoi dire di lui e come ti sei avvicinato a questo personaggio?
Jeff è una brutta persona. Bruttissima. Alcolizzato e violento. É un uomo estremamente diverso dalla mia persona, ma proprio per questo motivo ha rappresentato una sfida attoriale affascinante e stimolante. Indossare i suoi abiti è stata un’esperienza che mi ha portato ad esplorare i lati più oscuri di un essere umano ed i miei e per dargli vita ho violentato molto la mia psiche. É un personaggio molto forte, dominante e c’era il pericolo che prendesse il sopravvento sulla mia persona, ma per fortuna l’ambiente lavorativo estremamente cordiale e professionale mi ha aiutato molto a tenerlo sotto controllo.
3 – La cosa che maggiormente ti è piaciuta del tuo lavoro?
Recitare è la mia vita, cambiare, vivere la vita di altre persone, spingermi oltre quelli che sono i miei preconcetti e la mia educazione e Jeff mi ha dato la possibilità di essere ciò che non potrei mai nella mia vita reale. É un personaggio che mi è rimasto dentro, da qualche parte, al buio e mi ha arricchito come persona, facendomi analizzare aspetti della vita che non avevo mai preso in considerazione.
4 – La cosa più difficile che hai dovuto svolgere?
Essere spietato e “bad to the bone”. Jeff è manesco e meschino e se la prende con i più deboli, cioè esattamente il contrario che faccio ogni giorno come me stesso. Esattamente il contrario.
5 – Il cortometraggio è diretto da uno dei migliori registi horror italiani e prodotto da un gruppo di persone che lavorano a pieno ritmo in film kolossali, come “Thor”, “Harry Potter”, “Titanic”, “Gangs in New York”, ecc. Come è stato lavorare fianco a fianco ad alcuni di loro?
Emozionante oltre ogni aspettativa e sorprendente per i motivi appena detti. Lo staff che ha preso parte a LION è lo stesso che ha confezionato film di successo di livello mondiale ed ha lavorato con la stessa passione e professionalità impiegata nei Kolossal che sono stati appena citati. Io questa la chiamo professionalità.
6 – Quali sono le tue aspettative riguardo al cortometraggio?
Spero solamente di aver fatto un buon lavoro e di aver soddisfatto le aspettative di chi mi ha scelto e di chi ha creduto in me. Ci sono davvero milioni di attori, bravi e meno bravi, quindi per me è stato un vero onore essere scelto per un prodotto simile, da nomi così importanti ed abituati a lavorare con star hollywoodiane e blockbusters internazionali. Comunque vada, ho già vinto! Sono stato fortunato ed onorato di aver potuto dimostrare cosa so fare.
7 – Contento di averne fatto parte?
La mia risposta è ridondante. Contento è troppo riduttivo per descrivere la mia esperienza. Sarei rimasto a girare ancora giorni e giorni con professionisti di così grosso calibro e nella bellissima Spagna, quindi l’unica cosa che posso dire per riassumere la mia esperienza è grazie a Davide Melini, a Luca Vannella e agli altri produttori che mi hanno ospitato e fatto sentire “re per una notte”.