Dei terroristi prendono sotto controllo un hotel. Spetterà ai tre inservienti a risolvere la situazione.
Qualche settimana fa è uscito su NETFLIX “Game Over, Man!”, una commedia action che si presenta come una versione divertente di “Die Hard”. Bé, fuggite sciocchi. Un film imbecille dall’inizio alla fine, sessista e omofobo.
La cosa più irritante è che nel suo essere completamente imbecille e poco divertente con le classiche battute becere, che in confronto “American Pie” è “La corazzata Potemkin” di Ejzenstejn, loro vogliono anche sensibilizzare (che parolone per un filmaccio del genere) su femminismo e omosessualità ma cadono nel cliché più fastidioso. Non c’è divertimento, ma tanto imbarazzo per chi ha scritto una sceneggiatura veramente da denuncia e per chi ha avuto l’intelligenza, poca, di metterla in scena.
Lo spettatore non si trova mai a tifare per i tre protagonisti completamente idioti e spera di vederli morti in più momenti.
L’unico spiraglio di luce sembra arrivare col personaggio di Rhona Mitra, ma anche la sua storyline fa un grande buco in acqua. Sicuramente l’unica carismatica in un cast mediocre. Un minuto di silenzio per Daniel Stern (vi ricordate il ladro che non era Joe Pesci in Mamma ho perso l’aereo?) che qui interpreta forse il personaggio più sgradevole del film con tanto di taglio del pene, tra l’altro realizzato in maniera veramente pessima.
La regia è impegnata a dare ‘giustizia’ alle battute pessime e non si preoccupa di regalare il giusto spazio a quei momenti di pathos tipici del genere action come l’unico colpo di scena che passa e si dimentica. Tutto molto prevedibile e già visto ottomila volte. Un no sotto ogni singolo fronte.
Sconsigliatissima, quindi, la visione di questo filmaccio così irritante che ti fa rivalutare, quasi, il catastrofico film di Baywatch dello scorso anno.